Come funziona il bagno in barca a vela
Il bagno in barca a vela è l’incubo di tutti, tanto che spesso, prima di chiedere quale sarà l’itinerario, le persone vogliono sapere quanti bagni ha la barca. Comprensibile. Il bagno è un affare serio, ma niente paura: è assolutamente gestibile anche a bordo di una barca a vela. Sapere come funziona il bagno in barca a vela ti aiuterà ad affrontare con più serenità la tua esperienza a bordo.
Leggi l’articolo fino in fondo e scoprirai che utilizzare il bagno in barca è molto più semplice di quello che sembra.
Il bagno in barca a vela: un po’ di storia
Per anni il bagno in barca a vela è stato considerato un accessorio quasi superfluo, anche perché sostanzialmente inutile ai fini della navigazione. Anzi, visto che la sua presenza aumenta il peso della barca, addirittura controproducente.
Per questo sulle barche anni 70-80 il bagno occupava meno spazio possibile e a volte non meritava nemmeno un ambiente a sé stante: il water si trovava in un ambiente unico sottocoperta.
Su alcune barche da regata è ancora così.
Nelle moderne barche da crociera la filosofia è opposta: prima si costruiscono i bagni e poi, intorno, la barca. Così spesso abbiamo barche quattrocabinequattrobagni e chissenefrega se le performance in navigazione non sono proprio il massimo.
Su Mina Vagante 2 è una via di mezzo: noi abbiamo 4 cabine e 2 bagni, abbastanza comodi ma non enormi. Vediamo come sono fatti.
Come funziona il bagno in barca a vela: il lavandino
Iniziamo dalla parte più semplice, il lavandino. Su barche intorno ai 12-13 metri come la nostra è senza dubbio più piccolo di quello a cui siamo abituati a casa.
Ma il suo utilizzo è molto semplice: c’è un miscelatore con acqua calda e fredda, e un doccino da cui esce l’acqua dolce dei serbatoi.
L’unica accortezza che bisogna avere è quella di non aprire il miscelatore al massimo o di lasciare scorrere l’acqua inutilmente mentre, ad esempio, ti stai lavando i denti. Le riserve di acqua dolce a bordo sono limitate ed è importante evitare gli sprechi.
Una buona abitudine da portare anche a casa.
Estraendo il doccino dalla sua sede ci si può fare anche la doccia all’interno, ma è una cosa che noi facciamo solo in inverno. In estate la doccia si fa fuori, sulla plancetta di poppa, con la tecnica della “doccia del marinaio“.
Vediamo in cosa consiste.
Come lavarsi in barca: la doccia del marinaio
Con la doccia del marinaio ci si può lavare consumando meno di un litro di acqua dolce a testa. Ed è anche una delle cose più divertenti da fare in barca.
Ma come funziona?
In pratica, dopo l’ultimo bagno della giornata, si risale a bordo sulla plancetta di poppa e, ancora bagnati di acqua salata, ci si insapona. Corpo e capelli, come a casa. Quindi ci si tuffa in acqua per togliere il sapone e lo shampoo, si risale a bordo e ci si sciacqua utilizzando il doccino di acqua dolce.
Sì, c’è anche l’acqua calda!
Breve ma importante inciso: sia che ti laverai in bagno o all’esterno, in barca è fondamentale utilizzare prodotti a basso impatto ambientale, fatti con ingredienti naturali, per rispettare il più possibile la Natura. Per approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo tutto dedicato ai saponi per la barca a vela.
Bene. Ti abbiamo raccontato come si usa il lavandino e come si fa la doccia in barca. Ma sappiamo che la maggior parte delle domande e dei dubbi riguardano l’utilizzo del wc.
Finalmente ora ti sveliamo il tanto temuto tabù: come funziona il bagno in barca a vela.
Come utilizzare il wc in barca a vela
Come sempre ci piace essere sinceri e trasparenti per cui ti diciamo subito che l’utilizzo del wc in barca non è immediato. Infatti è uno degli argomenti che il comandante tratta durante il briefing iniziale sulla barca e la sicurezza a bordo, dopo i giubbini e la zattera di salvataggio.
Durante la spiegazione del comandante gli sguardi degli ospiti sono tra l’incredulo e lo spaventato, ma basta una mezza giornata per capire che usare il wc in barca è in realtà più facile di quello che sembra. Che utilizzare il bagno sarà un incubo, quindi, è uno dei falsi miti sulla vacanza in barca a vela.
Vedere in pratica come funziona il bagno in barca a vela è molto più facile che spiegarlo a parole ed è per questo che abbiamo preparato un breve video che risolverà tutti i tuoi dubbi.
Guarda come funziona il bagno in barca a vela, in pratica
Se non hai voglia di vedere il video, ricorda almeno queste tre semplici regole per non avere problemi nell’utilizzo del bagno a bordo:
- non buttare nulla nel wc, oltre a ciò che è espressamente autorizzato dal comandante. Ad esempio su Mina Vagante 2 usiamo una carta igienica specifica per wc marini, che si può buttare nel water, avendo sempre l’accortezza di non esagerare con le quantità. Ma attenzione perché non sempre è possibile buttare la carta igienica nel wc e intasare il bagno potrebbe compromettere l’intera vacanza;
- scarica a lungo, e quando pensi di aver eliminato tutte le tracce del tuo passaggio, scarica ancora un po’. Il tubo di scarico è lungo e qualcosa potrebbe tornare indietro anche se tu, soddisfatto del tuo operato, in quel momento non la vedi più. Non aver paura di consumare troppa acqua perché per lo scarico la pompa pesca direttamente acqua di mare e la utilizza come se fosse uno sciacquone;
- richiudi sempre il meccanismo di scarico nel modo in cui ti spiegherà il comandante (e che ti abbiamo mostrato nel video).
Se seguirai questi consigli, utilizzare il bagno in barca sarà semplice come a casa.
Regola aggiuntiva per gli uomini: in barca la pipì si fa seduti. Il wc è più piccolo di quello a cui siete abituati e prendere la giusta mira può essere complicato, soprattutto durante la navigazione.
Tutto chiaro. Ma dove finisce il risultato dei nostri sforzi? 💩
Alla fine dei conti, comunque in mare, ma alcune barche hanno il serbatoio delle acque nere, altre lo scarico diretto.
La nostra prima barca aveva il serbatoio delle acque nere, ma non ti nascondiamo che la sua gestione era abbastanza problematica. Alla fine dovevamo comunque scaricare in mare – lontano dalla costa, ovvio – perché i porti, almeno qui in Italia, non sono attrezzati per la raccolta.
Ma allora come si fa?
Come in tutte le cose ci vuole un po’ di buon senso, evitando se possibile di andare in bagno in una baia affollata mentre tutti sono in acqua.
La soluzione migliore è andarci durante la navigazione, lontano dalla costa. Tra l’altro, se il motore è acceso, il rumore potrebbe sollevare dall’imbarazzo anche i più timidi.
E in ogni caso non ti preoccupare: basta attendere il momento giusto e avrai la tua privacy nell’utilizzo del bagno anche a bordo di una barca a vela!
Se durante la vacanza in barca hai proprio bisogno di usare un bagno normale e farti una doccia come quella che fai a casa, puoi sempre valutare di trascorrere una o più notti in porto. Troverai altri dettagli su questo argomento nell’articolo in cui ti parliamo di tutte le opzioni per dormire in barca a vela.
Un ultimo consiglio: l’alimentazione, si sa, gioca un ruolo fondamentale nel mantenere sereno e rilassato il tuo rapporto con l’intestino. Sei in vacanza e giustamente ti concederai qualche sfizio in più, tra aperitivi, patatine e altri stuzzichini.
Quando farai la spesa però, non dimenticare di prendere anche la giusta quantità di frutta e verdura, che di certo ti aiuteranno quando sarai a tu per tu con l’amico wc.
Per facilitare il tuo compito, ti lasciamo qui l’articolo con i nostri migliori consigli per fare la spesa in barca a vela.
E se vuoi organizzare una vacanza in barca a vela, ma non sai da dove iniziare, ti consigliamo di leggere quest’altro articolo: ci troverai tantissimi altri consigli per la tua vacanza in barca a vela!
Se il tema del bagno in barca a vela ti ha incuriosito, ti consigliamo un libro carino in cui ben due capitoli sono dedicati all’amico wc. Noi l’abbiamo trovato molto simpatico e oltre al wc, ti dà 33 motivi per non andare in barca a vela. (*link affiliato. Significa che potremmo ricevere una commissione sui prodotti che acquisterai in seguito ad un nostro consiglio: per te il prezzo resterà uguale).