Dormire in barca a vela: ecco i trucchi per un sonno perfetto!
Dormire in barca a vela è un argomento che genera parecchia curiosità tra chi si approccia per la prima volta alla vacanza in barca. Capita spesso che chi viene in barca con noi abbia già avuto qualche esperienza di navigazione in giornata, ma in pochi hanno già dormito almeno una notte in barca a vela. E le domande sono sempre le stesse: Come si dorme in barca a vela? Dormiremo in porto? Cosa significa “dormire in rada”? Posso dormire all’aperto, nel pozzetto? E lo skipper dove dorme? Si può dormire durante la navigazione? Quanto costa dormire in barca?
Se ti è capitato di farti una o più di queste domande sei nel posto giusto: risponderemo a tutte e ti daremo i nostri migliori consigli per un sonno perfetto a bordo!
Se hai altre domande sull’argomento “dormire in barca a vela“, lasciale nei commenti in fondo all’articolo e ti risponderemo super volentieri!
Come si dorme in barca a vela
“Ah, come ho dormito in barca, da nessun’altra parte!”
“A casa ho difficoltà ad addormentarmi, ma in barca dormo benissimo!”
Non sai quante volte abbiamo sentito frasi come queste a bordo. Nonostante in molti pensino che in barca saranno condannati a trascorrere notti insonni, la verità è questa: in barca si dorme benissimo (e tantissimo).
La barca ti culla, ti avvolge nel suo dolce dondolio e ti accompagna in un sonno davvero rigenerante. Dal pisolino pomeridiano al sonno notturno, all’ancora o in navigazione, in cabina, nel pozzetto o in coperta, ogni occasione è buona per lasciarsi trasportare dallo sciabordio del mare, cullati dalle onde e rinfrescati da un venticello che ti regalerà un benessere invidiabile.
Il contatto con il mare e la Natura allontana lo stress e libera la mente ed è per questo che in barca, spesso, si dorme molto meglio che a casa.
A bordo, quindi, si fanno dei sonni meravigliosi. Ma vediamo ora quali sono le diverse opzioni per dormire in barca a vela.
Dormire in barca nel porto
L’opzione più semplice è dormire in porto, ormeggiati in banchina. In questo caso dormire in barca a vela non sarà tanto diverso dal dormire a casa, a parte per gli spazi in genere più ristretti di quelli a cui sei abituata o abituato.
Possiamo dire che dormire in barca ormeggiati in porto è paragonabile a dormire in camper o in una roulotte all’interno di un campeggio.
Avrai il vantaggio di poter usare la corrente a 220v, ricaricare i serbatoi di acqua dolce e magari usare i bagni del porto per una doccia. Ma non ti preoccupare: anche il bagno in barca potrà darti grandi soddisfazioni, se lo userai correttamente. Se vuoi approfondire l’argomento, qui trovi un articolo che spiega esattamente come funziona il bagno in barca.
Dormendo in porto perderai la magia di addormentarti con la culla del mare, ancorati in una baia in cui tuffarsi la mattina appena svegli, opzione che noi preferiamo di gran lunga.
Intendiamoci: durante una settimana in barca a vela una notte in porto ci sta tutta, sia per vivere le isole da un’altra prospettiva sia, appunto, per ricaricare di acqua dolce i serbatoi e rimpinguare la cambusa di bordo. A proposito, se vuoi dei consigli per la cambusa perfetta, leggi l’articolo dedicato a cosa mangiare in barca.
Se poi la notte la trascorri al porto romano di Ventotene, allora ne vale sicuramente la pena!
Ma a parte queste eccezioni, noi preferiamo di gran lunga dormire in rada.
Dormire in rada: cosa significa?
Rispondiamo una volta per tutte a questa domanda super gettonata: “cosa significa dormire in rada”?
Andiamo con ordine: la “rada” altro non è che una baia riparata da vento e mare. Dormire in rada, quindi, significa trascorrere la notte in una baia, protetta da vento e onde, con la barca ormeggiata grazie all’ancora. Infatti si dice anche “dormire all’ancora” o “alla fonda”.
È un modo bellissimo di vivere il mare, ma per trascorrere una notte tranquilla è necessario scegliere con cura la baia in cui ormeggiare, stando attenti che sia davvero riparata rispetto al vento e all’onda previsti. In questo le isole, soprattutto quelle più piccole, sono molto comode: si può andare rapidamente da un lato all’altro e assicurarsi così un posto protetto per trascorrere la notte.
Per evitare brutte sorprese è fondamentale che il comandante conosca bene i posti in cui naviga. Ogni baia ha i propri segreti e trovare il posto giusto in cui ancorare può fare la differenza tra una notte tranquilla e rilassante e una più movimentata.
Se vuoi sapere quali sono secondo noi le altre qualità che deve avere un buon comandante, puoi leggere l’articolo tutto dedicato al ruolo dello skipper a bordo.
Navighiamo alle Pontine da più di 7 anni e a Ponza consigliamo sempre di dormire in rada: l’isola offre baie protette praticamente con qualsiasi condizione meteo e i fondali sono prevalentemente sabbiosi, quindi l’ancora “tiene bene”. A Palmarola dormire in rada è l’unica opzione, perché non ci sono porti in cui ormeggiare.
Quali sono i vantaggi di dormire in rada?
Innanzitutto è gratuito! Per dormire in rada, all’ancora, non si paga nulla, a meno di essere in un’area marina protetta – ad esempio alle isole Egadi, o alla Maddalena – in cui è necessario pagare per avere il permesso di ancorare. Considera, invece, che una notte in porto può costare anche qualche centinaio di euro, a seconda del posto e della lunghezza della barca.
Ma soprattutto dormire in rada ti permette di avere un vero contatto con il mare e la Natura: potrai ammirare splendidi tramonti sul mare e vedere le baie quando i turisti giornalieri sono ormai andati via. Le onde ti culleranno e la mattina ti sveglierai in posti meravigliosi, subito pronta o pronto per una colazione vista mare o addirittura per un bagno ancor prima di prendere il caffè.
Per noi non c’è cosa più bella che svegliarsi così, in mezzo alla Natura.
Dormire all’aperto in barca a vela
Ma in barca si può dormire all’aperto?
La risposta è sì, se non fa troppo freddo e si è ben equipaggiati.
Niente panico: dormire all’aperto non è necessario. Di norma la notte si dorme in cabina, sottocoperta, per essere non solo più comodi, ma anche ben riparati dall’umidità. Quando si dorme in rada, di solito anche in cabina entra un bel venticello e di notte non si soffre quasi mai il caldo.
Ma se vuoi vivere un’esperienza più wild, puoi decidere di dormire all’aperto. Il nostro consiglio è di sdraiarsi in pozzetto, sotto la cappottina, perché di notte in mare c’è parecchia umidità. Sarà meno romantico rispetto al dormire in coperta sotto le stelle, ma le tue ossa ringrazieranno.
Se hai intenzione di dormire all’aperto, anche in estate consigliamo di portare un sacco a pelo leggero. Di notte la temperatura scende e un po’ di umidità la sentirai comunque, anche sotto la cappottina. Avvolto nel sacco a pelo, avrai la temperatura ideale.
Altri gadget che potranno esserti utili per passare una notte tranquilla, soprattutto se hai il sonno leggero, sono i tappi per le orecchie e la mascherina per gli occhi.
Vuoi la lista completa di ciò che occorre portare in barca a vela? Leggi l’articolo con i nostri consigli su cosa portare in barca a vela per la valigia perfetta e troverai anche la lista stampabile in PDF.
Dove dorme lo skipper?
Un tema che suscita sempre parecchia curiosità è: dove dorme lo skipper?
In questo caso la risposta è: dipende.
Spesso, per lasciare agli ospiti tutte le cabine disponibili e riempire la barca il più possibile, lo skipper dorme all’aperto, oppure nella dinette, ovvero il “salottino” centrale in cui il tavolo abbattibile, unito a divano, può diventare un comodo letto.
Alcune barche, in genere dai 15 metri in su, o i catamarani, hanno delle apposite cabine a prua, cosiddette “cabine marinaio” in cui il povero skipper si inserisce tra numeri di contorsionismo, per dormire in un piccolo letto che a volte si trova sopra al water. All in one!
Noi invece abbiamo fatto una scelta diversa: a bordo abbiamo 4 cabine doppie, ma ne mettiamo solo 3 a disposizione degli ospiti. La quarta cabina la teniamo per noi, in modo che ci sia più spazio per tutti e che nessuno debba dormire in dinette.
Dormire in navigazione
Un’altra domanda a cui rispondiamo spesso è: si può dormire mentre si naviga?
Certamente, anzi in alcuni casi è necessario. Pensa ad esempio ad una traversata da Roma alla Sardegna, o alla Sicilia. Sono percorsi che con una barca a vela come la nostra richiedono in genere almeno 24 ore di navigazione continua e non si può di certo gettare l’ancora in mezzo al Tirreno per riposarsi un po’ a metà strada.
Non potendo stare svegli per 24 ore di seguito o anche di più, per affrontare una navigazione così lunga è necessario organizzare dei turni di due/tre ore affinché ci sia sempre almeno una persona di vedetta pronta a intervenire in caso di necessità. Almeno una (meglio due) persone rimangono sveglie a controllare che tutto sia a posto e le altre riposano tranquillamente in cabina mentre la barca continua a navigare. Finito il turno, ci si dà il cambio.
Ma niente paura: in genere queste lunghe navigazioni prevedono la presenza di equipaggi preparati e nessuno ti chiederà di fare il turno al timone se è la tua prima volta a bordo, a meno che tu non abbia volutamente scelto un’esperienza indirizzata proprio in quel senso.
Quanto costa dormire in barca a vela
Veniamo alla domanda finale: quanto costa dormire in barca a vela?
Abbiamo già detto che per gettare l’ancora e dormire in rada, nella maggior parte dei casi non si paga nulla. Una notte in porto invece può costare dai 50-70 euro in bassa stagione, fino agli oltre 200 euro in alta stagione. Questi almeno sono i prezzi indicativi per dormire in una barca a vela come la nostra, intorno ai 12 metri.
All’interno di questa ampia forbice, la cifra esatta dipende ovviamente dal singolo porto. In ogni caso si tratta sempre di un prezzo complessivo per la barca, che in genere si divide tra tutti gli ospiti a bordo, per cui anche un costo totale di 180/200 euro, diviso per 6 persone, fa poco più di 30 euro a testa.
A meno di avere una barca di proprietà, dovrai considerare anche il costo per noleggiarla o prenderla in locazione. Se non sai cosa significa, leggi l’articolo su come organizzare una vacanza in barca, in cui abbiamo parlato ampiamente della differenza tra queste due formule. Ci troverai anche tanti altri consigli per la tua vacanza in barca a vela.
Il costo per noleggiare una barca a vela dipende da moltissimi fattori, tra cui la tipologia di barca (barca a vela o catamarano), l’anno di costruzione, la zona di navigazione, il periodo, cosa è incluso ed escluso, etc. Considera però che se scegli un periodo che non sia di altissima stagione – diciamo luglio, o settembre – e adotti alcuni piccoli accorgimenti, una settimana in barca a vela non ti verrà a costare di più di una settimana a terra nello stesso posto.
Se vuoi un’idea più precisa di quanto si spende per noleggiare una barca a vela e di quali costi aggiuntivi bisogna considerare, leggi l’articolo su quanto costa una vacanza in barca. Oppure puoi richiederci un preventivo personalizzato per il periodo che ti interessa e ti daremo tutte le informazioni che cerchi!